Una favola di nome Valtaro. Tra arte, storia e natura

Nei dintorni di Parma, a circa 70km, si trova una terra che sembra uscita da una fiaba: la Valtaro. Una zona immersa nel verde, perfetta per gli appassionati del turismo plein air in camper o in caravan. Le cose da vedere e da fare in Valtaro sono tante e sanno accontentare ogni tipo di viaggiatore. Entriamo nella favola e vediamo insieme le cose principali da vedere in un weekend in Emilia Romagna, in Valtaro.

Tutte le favole iniziano con un “C’era una volta”, ma questa la vogliamo iniziare diversamente. Ci piacerebbe iniziarla con un “Esiste un luogo, al di là delle Alpi Appuane, al confine con la nostra Toscana, la Liguria e la provincia di Piacenza, immerso nel verde. Un luogo tranquillo, sicuro e non troppo affollato. Un luogo fatto di persone eccezionali che tengono alla propria terra e alle proprie tradizioni, un luogo che ti accoglie e che sa farti sentire a casa”.

La Alta Valtaro è il luogo perfetto per chi ama trascorrere una vacanza in mezzo alla natura, lontano dallo stress cittadino. Questa zona dell’Emilia Romagna, situata nella provincia di Parma, prende il nome dall’omonimo fiume che nasce dal Monte Penna e attraversa tutta la valle. La Alta Valtaro offre moltissime possibilità di turismo, da chi ama andare in Ebike, gli appassionati di cavalli, coloro che amano viaggiare in camper o in caravan, coloro che amano la storia e che adorano fare trekking. Cerchiamo di farvela scoprire a poco a poco.

Cosa vedere in Alta Valtaro: Borgotaro, Bedonia e Compiano.

Ciò che accomuna tutti i comuni della Alta Valtaro sono le vie colorare, la pulizia e la cordialità dei loro abitanti. IL comprensorio è composto da Borgo Val Di Taro, Bedonia, Compiano, Torniolo e Albareto. Noi ne abbiamo visitate 3.

Cosa vedere a Borgotaro

Borgotaro è il capoluogo della zona, il paese più grande. Da non perdere le case colorate di via Nazionale, gli edifici storici, l’Arco Bertucci di Piazza Farnese e Piazza Manara.

Cosa vedere a Bedonia

Bedonia è un paese di circa 3000 abitanti, il suo centro storico non è molto grande, il comune si sviluppa infatti tra le sue numerose frazioni. Il centro storico si sviluppa in piccole stradine colorate, una via in particolare era, un tempo, il fulcro dell’attività commerciale, piena di negozi. Molto bella la Pieve, con la sua facciata chiara e lineare spicca tra le casette colorate. Una delle curiosità della città di Bedonia è una delle strade principali sorge sopra al fiume. La strada è costruita sopra il fiume, esiste infatti una via, vicolo passerella, che attraversa il fiume sotterraneo. L’uscita del fiume si può vedere dalla terrazza di Piazza Alcide De Gasperi.

bedonia
Centro storico di Bedonia – Photo credit: Eli and Fabi

Il fulcro principale della città, dove si svolgono le feste, le sagre e dove si trova la parte culturale è il seminario vescovile. Il seminario si trova a pochissimi passi dal centro storico, oggi, oltre ad ospitare il polo museale, è un centro di accoglienza spirituale e di aggregazione giovanile. L’edificio è circondato da un parco enorme con campi da calcio e altre attrazioni.

Il polo museale si snoda tra le diverse sale del seminario. Noi abbiamo avuto l’onore di essere accompagnati alla scoperta delle varie sale da Don Lino. La nostra visita è iniziata dal terrazzo, dove è stata installata una camera Prisma per la sorveglianza di meteore, un progetto a cui fanno parte i ricercatori, università associazioni e scuole. Collegato a questo progetto la sala del Planetario. Qui è stato realizzato un planetario dove è possibile riprodurre il cielo stellato con pianeti nelle diverse stagioni.

Proseguiamo la visita passando all’interno del museo di storia naturale sono presenti una serie di diorami con la realizzazione di varie ambientazioni di flora e fauna della zona, per apprendere meglio l’ecosistema che lo circonda.

Nella sala archeologica, oltre ad osservare alcuni degli oggetti rivenuti, si trova una venere del paleolitico realizzata in talco di varietà steatite.

All’interno del seminario è presente anche una pinacoteca con alcune opere di artisti della zona, una sala dediata allo xilografo Romeo Musa, artista dell’Ottocento della Val di Taro. Sempre di Musa, è presente una raccolta dei suoi racconti. Rimanendo nell’arte, una sala è dedicata alla devozione popolare, dove si può ammirare la variazione del tempo delle immagini sacre e alcuni testi antichi. L’ultima sala che abbiamo visitato è quella dedicata al Cardinal Casaroli, uomo di fede originario di Bedonia.

Una delle cose che più ci ha colpito della visita al seminario, è sicuramente la Biblioteca Antica. Grazie al Dott. Piero Rizzi Bianchi, abbiamo avuto la possibilità di “toccare con mano” alcuni testi antichi. Poter sfogliare un testo del 1500 è davvero emozionante. Grazie a Mons. Lino Ferrari, rettore del seminario, il Dott. Piero Rizzi Bianchi ha potuto realizzare quest’opera, oggi questa biblioteca conta circa 25000 opere. La biblioteca inizialmente era collocata nella ex cappella, quando fu costruito il nuovo santuario alla Madonna di San Marco (accanto al seminario), questa passò ad uso interno e venne così realizzata la biblioteca. I libri presenti sono principalmente di Teologia, Storia, Diritto, Scienze, Belle Arti e Letteratura. Tutte le opere sono state donate alla biblioteca, il primo nucleo di libri arrivò dal collegio Alberoni.

WaterMark 2020 09 03 00 56 02 02
Biblioteca antica Bedonia – Photo credit: Eli and Fabi

Uscendo dal seminario, ritornando verso il centro storico, si può ammirare la nuova chiesa si San Marco (uno dei patroni della città) con la statua della Madonna, costeggiando la chiesa si arriva alla chiesa più vecchia, la cappella del pozzo. La leggenda narra che questa cappella venne realizzata dai mercanti veneziani che, vennero liberati dalla madre della Consolazione quando vennero presi d’assalto dai ladroni.

Cosa vedere a Compiano: uno dei borghi più belli d’Italia

Bedonia non è l’unico paese della Valtaro con una storia da raccontare, anche Compiano, di origine medioevale, uno dei borghi più belli d’Italia, ha una storia interessante. Per riuscire a cogliere meglio Compiano, vi consigliamo di prendere una guida. Noi abbiamo avuto il piacere di essere guidati per le vie del borgo e del castello, dal Sindaco Francesco Mariani che ci ha portato a scoprire i luoghi nascosti e ci ha raccontanto alcune curiosità sul borgo.

compiano
Centro di Compiano – Photo credit: Eli and Fabi

Compiano è un borgo medioevale, dominato dal castello, che oggi ospita un ristorante, un hotel e una parte adibita a museo. Nella parte dedicata all’hotel, precisamente nella zona dove vengono servite le colazioni, si può ancora ammirare il nucleo “madre” del castello dell’ età longobarda, ovvero dalla torre (dalle scale interne dell’hotel è possibile ancora vedere le mura della torre appartenenti a 3 epoche differenti) e da questa sala. All’interno della zona visitabile, ci sono gli appartamenti della marchesa, ultima propiretaria del castello che lo donò al comune.

castello di compiano
Castello di Compiano – Photo credit: Eli and Fabi

Una curiosità di Compiano è legato al suo legame con il principato di Monaco. Nel 1555, Maria Landi, figlia del terzo principe di Val di Taro, sposò Ercole di Monaco, dal quale ebbe come figlio Onorato II, divenuto principe succedendo al padre sotto la reggenza dello zio. Ancora oggi Compiano è legata al Principato di Monaco, fa infatti parte dell’Associazione siti storici dei Grimaldi.

Un altro edificio interessate è sicuramente la casa comunale, un palazzo del XVIII secolo. All’ingresso sono ancora visitabili due prigioni, mentre la sala consiliare ospita ancora il soffitto originale, restaurato recentemente. Dal palazzo del comune si raggiunge un piccolo terrazzo dove si ha una bellissima vista sul castello.

Compiano è un borgo in continua evoluzione, pur mantenendo la sua identità storica. Il suo centro è molto curato e valorizzato.

Cosa fare in Valtaro con i bambini

La Valtaro offre molte attività per tutta la famiglia. Per gli amanti del trekking e delle camminate in montagna, da qui partono numerosi itinerari per il Monte Pelpi e il Monte Penna.

Per gli amanti dei cavalli, qui troveranno moltissimi luoghi dove poter fare lunghe passeggiate a cavallo. Troverete diversi allevamenti di cavalli Bardigiani, una razza autoctona, contraddistinta per la sua docilità. Little Girl, insieme a mamma Elisa, ha fatto il battesimo della sella presso l’Agriturismo Carovane a Compiano (ma di questa azienda vi parleremo più avanti).

cavallo bardigiano
Cavallo Bardigiano – Photo credit: Eli and Fabi

Viaggio realizzato in collaborazione con l’Ente del Turismo Valtaro.

Eli and Fabi On the Road

Torna in alto